Devo consegnare un tema per il prof di religione, ed è sul razzismo e io ho scelto "il razzismo contro l'omosessualità"...vorrei sapere le vostre opinione e se magiri mi suggerite qualcosa grazie ^.^
tema:
Razzismo nei confronti dell’omosessualità
Un problema che persiste ancora oggi
Il razzismo nel nostro paese c’è sempre stato e si manifesta in svariate forme. Una delle forme più sviluppate e che persiste ancora nei nostri giorni, è il razzismo nei confronti dell’omosessualità.
Prima di parlare di questa discriminazione, cerchiamo di capire che cos’è l’omosessualità. L’omosessuale è colui che prova attrazione verso persone del proprio sesso. Queste persone, ancor oggi, si trovano a dover combattere contro pregiudizi, contro la discriminazione contro una vera e proprio forma di razzismo nei loro confronti.
Noi viviamo in un mondo in cui vengono usate spessissimo e in qualsiasi discorso parole come “libertà”, “progresso” e “democrazia”, ma sinceramente queste sono solo parole buttate al vento, almeno per la maggior parte delle persone e dei discorsi in cui vengono citate, vengono usate senza in maniera ipocrita, ma soprattutto per fare buon viso a cattivo gioco, perché poi quando si arriva alla realtà dei fatti tutti si tirano indietro, o molto spesso capita che se qualcuno vuole parlare, dire la sua, viene azzittito.
Ritornando al discorso dell’omosessualità, in un primo momento si è parlato, la si è paragonata, ad una malattia psichica, ma ormai sono anni che l’omosessualità non è considerato una malattia, ed è stata depennata dal novero delle malattie psichiatriche. Infatti, è dal 1993 che l’organizzazione mondiale della sanità ha classificato l’omosessualità come una variante NORMALE della sessualità umana. Ma anche se questa cosa della malattia è stata smentita, molto spesso capita che quando si scopre che qualcuno che conosciamo è omosessuale, non lo si guarda più in maniera normale, ma lo trattiamo come un malato, come qualcuno che ha una malattia contagiosa e li stiamo lontani per non essere contagiati.
C’è da dire che si ha una discriminazione contro l’omosessualità solo negli ultimi tempi, infatti nell’antichità era considerata, come dovrebbe essere anche oggi, una cosa normale. Molti tra i nostri grandi uomini\donne, che hanno fatto la storia erano omosessuali, partendo dalla poetessa greca Saffo, andando ad uno dei nostri più valorosi imperatori, Cesare, come anche uno tra i più grandi drammaturghi inglesi William Shakespeare, fino ad arrivare ad oggi al grande Freddy Mercury.
Questi sono solo alcune tra le persone più importanti che hanno fatto storia ad essere omosessuali, ma l’elenco potrebbe continuare ed essere lunghissimo, con persone facenti parte del campo artistico, ma anche scientifico letterario.
Tuttavia l’omosessualità si trova a dover combattere contro l’oppressione, la persecuzione, l’aggressività della maggioranza, che si scaglia contro chi non segue il gregge e viene ritenuto DIVERSO dalla società.
Basta pensare che ancora nel 2008 in alcuni paesi, come l’Arabia Saudita, l’Iran, la Nigeria e lo Yemen, punisco ancor oggi l’omosessualità addirittura con la pena di capitale.
Perché gli omosessuali vengono puniti? Perché non vengono considerate persone normali? Perché da parte dello stato e della chiesa non sono reputate persone? Perché non gli vengono dati i nostri stessi diritti? Chi siamo noi per giudicare gli altri?
L’omosessuale si trova sempre di fronte a pregiudizi, a discriminazioni. La famiglia, a volte, non riesce ad accettarli, talvolta subiscono disparità sul lavoro, la chiesa non li accetta e queste povere persone inoltre ad avere uno stato contro, si ritrovano anche senza Dio. Ma Dio che è considerato essere perfetto, il bene assoluto, colui che perdona i peccatori, può aver detto nella Bibbia di condannare altre persone, solo perché non portano avanti la specie umana e solo perché provano amore per persone dello stesso sesso? A questo punto dovrebbero essere anche condannati i sacerdoti, perché in fin dei conti anche loro, con il voto al celibato, non portano avanti la specie umana. Eppure Dio in uno dei comandamenti dice: “ama il tuo prossimo come te stesso” e non credo che ci sia una clausola dove c’è scritto “l’uomo deve amare la donna, e la donna deve amare l’uomo” no, non credo proprio. E allora perché la chiesa li condanna? Che motivo ha di dire ad un essere umano, figlio di Dio, che non è degno e che non può considerarsi tale? A questo punto è la chiesa per prima che deve essere condannata, perché non rispetta uno degli insegnamenti fondamentali e primari che Dio, ci ha tramandato e lei in prima persona ci insegna.
A tutti sin da piccoli viene insegnato ad amare e a rispettare ogni persone, ogni essere umano ogni figlio di Dio, e perché quando si tratta dell’omosessuale queste cose non vengono rispettare? Per caso un omosessuale non è una persone? Non è un essere umano? Non è un figlio di Dio?
A causa dell’impostazione sociale che abbiamo, per un ragazzo o per una ragazza, scoprirsi omosessuali è quasi una tragedia completa, ma non perché essere omosessuali è un male, ma solo perché si ha paura del pensiero della gente, delle conseguenze che si possono avere mostrandosi per quello che si è. In pratica nel nostro mondo se si vuol essere considerati delle persone, e se si vogliono avere tutti i diritti che ci spettano, bisogna essere eterosessuali o fingersi quello che non si è. Bisogna sempre vivere nella menzogna e nella paura di mostrare il proprio VERO IO.
ehm la grammatica e l'ortografia non sono delle migliori quindi non fateci caso
